BERGAMO Ripensare un nuovo welfare significa creare legami sociali. Ancor prima dell’efficientizzazione dei servizi, logica seguita sino ad oggi sia dallo Stato che dal Terzo settore per garantire il welfare a tutti in periodo di ristrettezze economiche, occorre un vero e proprio cambio di paradigma. Solo investendo nei legami sociali, infatti, sarà possibile rispondere in maniera soddisfacente alla crescente domanda di sicurezza e benessere della nostra società.
E’ quanto spiegano gli autori di Buono è Giusto – Il welfare che costruiremo insieme (Sossella editore), Johnny Dotti e Maurizio Regosa. Il libro è stato presentato lo scorso 16 febbraio a Palazzo Creberg proprio da Dotti, socio della nostra cooperativa, in una serata organizzata da Namasté cooperativa sociale insieme altre cooperative e la Fondazione Credito Bergamasco.
Per l’autore occorre ripartire dai territori, dalle comunità di appartenenza, dai legami, affinché i beni comuni diventino un’idea concreta in cui tutti, siano essi cittadini o famiglie, imprese o associazioni, ci investano e sentano propri. Solo così può scaturire quell’innovazione sociale che può essere replicata anche in altri contesti dalla politica. Perché, come sottolinea Dotti, bisogno anche abbandonare l’equazione che ciò che è pubblico è statale.
La cooperazione sociale, e più in generale il Terzo settore tutto, deve uscire dalla logica dello specialismo e del semplice supporto all’ente pubblico su come spendere meglio i fondi calanti a disposizione per il welfare. Piuttosto deve inventare nuove forme di economia, capaci di coniugare valore economico e solidarietà, che non sono nient’altro che nuove forme di socialità. E per farlo si deve partire dalle “sofferenze”: le case invendute, l’immigrazione, la disabilità…
Alla presentazione del libro hanno partecipato anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, il presidente della Provincia, Matteo Rossi, il vescovo mons. Francesco Beschi, il noto sociologo dell’Università Cattolica di Milano, Mauro Magatti, e il direttore del consorzio Ribes, Sandro Giussani.