Ha avuto inizio il percorso di attivazione alla dimensione generativa e di co-progettazione di spazi, servizi e attività che prenderanno vita a Generavivo Bergamo via Guerrazzi. Gli abitanti sono stati e saranno coinvolti in diversi appuntamenti, con l’obiettivo di sviluppare e accrescere la conoscenza reciproca, ma anche di individuare la destinazione e le ottimali modalità di gestione degli spazi comuni presenti nel complesso.
La Cooperativa Namasté, in collaborazione con È.one abitarègenerativo S.r.l. e On S.r.l. Impresa Sociale, sta affiancando in questo percorso le famiglie che hanno scelto di abitare a Generavivo. Gli incontri avvengono con la guida attenta di attivatori, architetti e progettisti e con il contributo prezioso di numerosi rappresentanti del quartiere Villaggio degli Sposi.
Qual è il ruolo della cooperativa Namasté? Quale valore aggiunto può portare?
Risponde Sara Caccia – Presidente | Cooperativa sociale Namasté
La Cooperativa proseguirà il proprio ruolo di supporto e accompagnamento alle famiglie anche negli anni a venire, agevolando l’incontro e la condivisione.
Entrare in relazione con i propri vicini in una realtà di vita concreta e quotidiana non risulterà semplice e i momenti di confronto e tensione saranno fisiologici. Sarà dunque centrale un sostegno al buon conflitto: non accettazione passiva delle decisioni altrui, ma dialogo aperto e diretto per raggiungere sui diversi temi un punto di equilibrio.
Saranno dedicate al ruolo persone con competenze trasversali e differenti, preparate ad affrontare con flessibilità un percorso di costruzione e ricostruzione costante, in cui il Nord sia individuato, definito e ridefinito dagli abitanti stessi.
Generavivo mette al centro la dimensione relazionale. Cosa significa supportare gli abitanti nel costruire legami di valore?
Risponde Alice Salvi – Coordinatrice | Cooperativa sociale Namasté
La Cooperativa sarà in ascolto continuo di bisogni e aspettative, speranze e timori degli abitanti, per attivare possibilità di incontro e rendere le persone gradualmente sempre più autonome nel confronto e nella condivisione di scelte, entro una dimensione di onestà in grado di generare crescente fiducia.
La gestione dei rapporti quotidiani dovrà anche assecondare le naturali oscillazioni della vita, con attitudine alla comprensione e tolleranza reciproca: momenti in cui qualcuno avrà bisogno di isolarsi e qualcun altro avrà invece necessità di una profonda vicinanza.
Sarà di importanza centrale inoltre rammentare e rinnovare il fondamento di significato alla base del progetto: un senso di condivisione che non può essere ridotto alla gestione funzionale di attività e spazi comuni.
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