“Questa storia racconta del pittore Malevic, che, per non farsi riconoscere, si è messo una maschera tutta bianca. Un giorno Malevic, che vive in Russia, decide di fare un viaggio e raggiungere il mare. Per arrivare fino all’albergo tutto rosso che si trova in riva al mare prende la sua automobile e fa un lungo viaggio in autostrada. Quando arriva va subito sulla spiaggia, vorrebbe nuotare e giocare con la sabbia ma quel giorno nel cielo ci sono tanti nuvoloni e comincia a nevicare. Ben presto tutto si riempie di bianco, Malevic si mette guanti e cappello e osserva la spiaggia che diventa tutta bianca”. Questo è solo uno dei racconti inventati e raffigurati dai bambini della scuola dell’infanzia “Guido Frizzoni” di Pedrengo nel loro laboratorio artistico “Narrando Malevic”, svolto in collaborazione con i Servizi educativi di Gamec, durante la mostra del celebre pittore russo.
Le storie sono state ideate dalla fantasia dei bambini, attraverso la visione delle opere dell’artista. Nello specifico della foto (e del testo riportato) si tratta di “Testa di un contadino” e “La casa rossa”, mentre i dipinti alle pareti sono stati realizzati dagli alunni stessi per completare il racconto da loro immaginato.
“Il laboratorio si è svolto in tre fasi: una prima di osservazione delle opere, seguita da un momento narrativo di ciò che i bambini vedevano nell’opera assegnata e per concludere una fase di produzione artistica personale – spiega l’insegnante che ha seguito il progetto, Monica Merla –. I nostri obiettivi sono l’avvicinare i bambini al mondo dell’arte e far conoscere il museo. Per noi di Namasté cooperativa sociale le arti visive sono uno strumento educativo e abbiamo raccolto un forte interesse dei bambini a scoprire quali storie si celassero dietro un’opera”.
L’intero progetto è riportato anche in un cortometraggio dell’artista Giovanni Fornoni. “Sputnik”, questo il titolo, sarà a breve visibile online.